Cresce ancora il Colli Tortonesi DOP, nel 2023 la produzione di bottiglie ha visto un +60% di produzione. Il Timorasso Derthona, quasi scomparso negli anni 80, vanta ora 400 ettari coltivati e oltre 100 soci del Consorzio.
Nel 2023 sono state prodotte oltre 786mila bottiglie di Timorasso Derthona: il 59% in più rispetto al 2022, in un anno non certo da record per il vino italiano. Ma negli anni 80 lo storico vitigno a bacca bianca era quasi scomparso. Nel 2000 se ne coltivavano solo 3-4 ettari. Nel 2018 erano diventati 128, poi l’impennata e ora i vigneti coprono circa 400 ettari. E se una decina di anni fa un ettaro si comprava a 30 mila euro, oggi vale dai 150 ai 200 mila. Nel mezzo c’è stata l’opera del pioniere Walter Massa e di chi insieme a lui ha creduto nella forza e nell’originalità di questo bianco che si presta molto bene all’invecchiamento, con la sua sapidità minerale che lo sta facendo apprezzare sempre più anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori.
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Così se dieci anni fa i soci del Consorzio della DOP dei Colli Tortonesi (che tutelal i Timorasso e gli altri vini della zona) erano 35, oggi sono 109. Ma tuttora i “langaroli” sono visti da taluni un po’ come invasori. “A loro dobbiamo molto, anche in termini di visibilità – dice il presidente del Consorzio Gian Paolo Repetto, che ha lasciato la sua prima vita da manager per tornare al vino della sua terra -. Nei tour promozionali negli Usa bisognava spiegare chi eravamo e da dove venivamo, ora allo stand c’è la coda per conoscere i dettagli dei vini delle cantine, non per sapere cosa sia il Timorasso. E questo è anche merito di alcuni grandi nomi che hanno investito sul nostro territorio e ci hanno aiutato ad affermarci all’estero, che è in continua crescita e ora vale il 60% del mercato». USA in testa, ma anche Paesi scandinavi, Belgio, Svizzera, Australia. E va quasi tutto nei ristoranti, anche in Italia dove la quota supera il 90%.
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Fonte: Il Sole 24 Ore