Intervista a Nino Scivoletto, direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica lGP, sul valore della Blockchain per una produzione di eccellenza come il Cioccolato di Modica IGP che è, dal 15 ottobre 2018, il primo cioccolato inserito nel registro europeo delle Dop e delle lgp. Ma conta anche un altro primato: è stato il primo prodotto ad indicazione geografica protetta ad utilizzare un “passaporto digitale”, in grado di assicurarne la tracciabilità e contrastarne le frodi. Per saperne di più su questo strumento, abbiamo intervistato Nino Scivoletto, direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica lgp.
Direttore, in cosa consiste il “passaporto digitale”?
Si tratta di un sistema di tracciabilità dei prodotti agroalimentari certificati, sviluppato dal Poligrafico dello Stato, in collaborazione con Fondazione Qualivita e l`ente di certificazione CSQA, per tutelare e valorizzare il settore delle Dop e lgp italiane, su adesione volontaria dei Consorzi e delle aziende del settore.
Come entra in gioco la tecnologia blockchain?
Una blockchain è una piattaforma tecnologica, un registro pubblico, nel quale sono archiviate in modo sicuro delle informazioni criptate per raccogliere notizie e informazioni che non possono essere trasformate né modificate. La registrazione dei codici univoci in apposite banche dati gestite dal Poligrafico e l`integrazione con i dati certificati attraverso la tecnologia blockchain da CSQA, con il coinvolgimento di tutta la filiera, fornisce un sistema di informazione sicuro, completo, organizzato e facilmente consultabile da produttori, consumatori e tutti gli utenti coinvolti. Una soluzione che prevede l`apposizione su ogni singola barretta di Cioccolato di Modica lgp di un marcatore fisico, un contrassegno realizzato con sofisticati elementi di sicurezza, che riporta un codice univocamente associato a ciascuna unità di prodotto.
Fonte: Alimenti e Bevande