In tempi di aziende chiuse e crisi economica scatta la corsa ad accaparrarsi un posto di lavoro che non risente del coronavirus: la raccolta della frutta. Nel territorio di Vignola i produttori ortofrutticoli, in particolare della Ciliegia di Vignola IGP, hanno ricevuto talmente tante domande da avere una manodopera in eccesso rispetto all`offerta. Complici le gelate tardo-primaverili che hanno dimezzato i volumi delle ciliegie e più che dimezzato le susine, il prodotto da raccogliere si è drasticamente ridotto e quindi il problema di carenza di manodopera agricola da queste parti non esiste.
«Ad oggi abbiamo più richieste di lavoro di quante siano le necessità reali spiega Walter Monari direttore del Consorzio di tutela della Ciliegia di Vignola IGP – richieste che provengono da giovani disoccupati del posto e da titolari di partita iva in difficoltà. Anche il Comune di Vignola sta cercando di coinvolgere i giovani del territorio, in collaborazione con le associazioni agricole, per offrire loro possibilità di lavoro».
La campagna di raccolta dovrebbe iniziare intorno al 18 maggio e, se le condizioni atmosferiche si manterranno buone, i produttori prevedono quantitativi dimezzati, ma altissima qualità. Monari si lancia anche in difesa dei produttori agricoli in pensione che costituiscono oltre la metà delle aziende sul territorio locale, «mi stupisco che queste vengano lasciate fuori da ogni aiuto». Per preparare una campagna raccolta in sicurezza il Comune di Vignola ha erogato un contributo al Consorzio per l`acquisto di 5mila mascherine con il brand della ciliegia Igp. Intanto, è arrivato il via libera alla vendita delle ciliegie di Vignola Igp nelle tradizionali `baracchine` lungo le strade dell`Unione Terre di Castelli.
Fonte: Il Resto del Carlino