Atteso per il 2024 un sistema che oscura i siti che vendono prodotti-fake
Da sempre il cibo Made in Italy è molto apprezzato in tutto il mondo: questa grande notorietà ha fatto sì che si creasse un mercato parallelo che offre alimenti all’apparenza simili a quelli italiani, ma privi di certificazioni e controlli.
E proprio su questo fronte emergono dati interessanti dall’ultimo rapporto dell’Istituto repressione frodi (Icqrf) del ministero delle politiche agricole sul quale si è alzato il velo in occasione dell’incontro sulla riforma del sistema delle Indicazioni geografiche che si è tenuto in casa Coldiretti Toscana, a Firenze, e al quale è intervenuto come relatore, l’eurodeputato Paolo De Castro.
Il quadro
“Adesso sono molti i prodotti, proposti su siti online – emerge – che utilizzano in maniera illecita e fraudolenta le Denominazioni di origine protette e le
Indicazioni geografiche protette italiane, sia nel settore del Food che del Wine. Sono circa 112 gli annunci scovati e denunciati alle autorità sulle piattaforme digitali nell’ultimo anno, che propongono prodotti fake Made in Toscana. Si tratta di un mercato parallelo molto diffuso fuori dall’Europa ma che, grazie alle novità introdotte dal nuovo regolamento sulle Indicazioni geografiche, sarà maggiormente contenuto”.
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Fonte: Il Tirreno