Il mattino
Il vaso di Pandora dei veleni nella Terra dei Fuochi. Un’altra scoperta choc a Caivano. Sequestrata una discarica di scorie industriali, interrata sotto un campo di broccoli e un altro di finocchi, quest’ultimi raccolti in fretta e furia qualche giorno fa. E finiti sulle nostre tavole. Cosa non hanno rinvenuto gli agenti del Corpo Forestale di Napoli, diretto dal generale Sergio Costa. Un elenco di veleni lunghissimo. Fusti di collanti e altri liquidi densi e melmosi, la cui natura e ancora da accertare, scorie di fusione del vetro (contenente un’altissima concentrazione di piombo). E poi batterie e accumulatori, plastica di ogni genere. E amianto. Tantissimo. Sfibrato e ridotto in pezzi piccoli. Disseminati sulla stessa superficie dei campi appena arati a diretto contatto con gli ortaggi. La zona dell’ennesima scoperta della discarica interrata è avvenuta in località Sannereto. La stessa dove il cinque luglio scorso sono stati sequestrati, con un provvedimento d’urgenza della sezione reati Ambientali della Procura di Napoli, 60mila metri quadrati di campi colti vati a pomodori e asparagi, fortemente contaminati per essere stati irrigati con acqua al tetracloroetilene captata da cinque pozzi avvelenati. E sale così a circa 150 mila metri quadrati la totalità della superficie coltivata posta sotto sequestro.