Alle battute finali la campagna della “Carota Novella di Ispica IGP” che quest’anno anticipa di due settimane la chiusura ufficiale, prevista da disciplinare per il 15 giugno 2020.
“Quest’anno, la campagna si chiude con un calo delle rese – ha detto il presidente del Consorzio, Carmelo Calabrese – che varia dal 10 a 20%, a seconda delle aziende e di quanto sono state colpite dalla bomba d’acqua di fine ottobre 2019. L’evento alluvionale ha purtroppo inficiato le semine, facendo slittare anche il calendario produttivo. Quel che ci consola è che, a fronte di un calo dei volumi, abbiamo potuto comunque registrare una buona qualità produttiva, come sempre apprezzata dai mercati italiani ed europei”.
Il dato commerciale
“Il prodotto a marchio IGP – ha proseguito Calabrese – gode sempre di un quid in più sul piano commerciale e questo 2020 non ha fatto eccezione. I prezzi medi sono stati abbastanza soddisfacenti, con il vassoio di carote da 800 gr venduto a 0,75 Euro. Per il prodotto venduto alla rinfusa, invece, abbiamo registrato un prezzo di 0,75 Euro per 1 kg di prodotto. In questo caso, è bene sottolinearlo, si tratta di una carota super selezionata e commercializzata in cassette da 9 kg. Mentre la carota in sacchetto da 1 kg si è venduta a 0,65 Euro. I prezzi così indicati sono riferiti al prodotto franco partenza”.
Le attività del Consorzio
“A causa dell’emergenza Coronavirus – ha aggiunto il presidente – le attività di promozione che avevamo programmato non hanno potuto avere luogo. Le iniziative in agenda erano diverse e tutte molto interessanti, ma abbiamo dovuto cedere il passo agli eventi di forza maggiore. Quel che invece abbiamo portato a termine, in maniera capillare e compiuta, è stata l’attività di controllo che il nostro Consorzio è chiamata ad effettuare, ovvero le verifiche presso i punti vendita”.
“Come già anticipato – ha concluso il manager – la campagna si è praticamente chiusa in anticipo rispetto al termine ufficiale di metà giugno, pertanto bisognerà attendere almeno fino a fine giugno perché l’ente certificatore Suolo & Salute possa consegnarci i dati definitivi di questo 2020. L’anno scorso abbiamo chiuso con 3000 ton di prodotto venduto a marchio IGP. Quest’anno le premesse, come abbiamo già detto, sono diverse e fanno presagire una flessione. I fenomeni climatici sono e saranno sempre più al centro delle problematiche che l’agricoltura è chiamata ad affrontare, ponendoci di fronte a situazioni ed emergenze che devono essere tema di riflessione per la comunità agricola mondiale”.
Fonte: www.freshplaza.it
