La voce di Rovigo
Continua il dibattito sulla maniera migliore di valorizzare e promuovere il riso del Delta dei Po, fresco di ottenimento del marchio I . Dopo l’intervento di Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Rovigo, in replica al presidente della Fondazione Banca del Monte Adriano Buoso, adesso è lo stesso Buoso a rispondere. A suo avviso, la promozione di questo nostro prodotto tipico deve avvenire gomito a gomito con il Veronese. Per una serie di motivi che elenca.Caro Chiarelli, il riso IGP del Delta è come il Polesine, non ha bisogno di essere conosciuto, perchè è conosciutissimo, ma di essere valorizzato, con una organizzazione permanente di promozione e consumo nel nostro territorio e di un territorio e consumo non generico, ma target. E’ per questo che da due anni grazie al lavoro di promozione personale volontaria, e dell’investimento delle nostre accademie del gusto, del Tartufo del Delta del Po e delle Verdure dell’Adige, viene presentato alle massime manifestazioni nazionali di promozione del riso, a Risitaly a Isola della Scala, a Mantova e a Nogara con Riso&Nose, ottenendo sempre il massimo dei consensi e il primo premio nazionale al Top Show.