I produttori a marchio Igp propongono un gemellaggio con la Silicon Valley
L’intelligenza artificiale ChatGpt inciampa sul Culurgionis d’Ogliastra IGP. La pasta fresca più famosa d’Ogliastra viene deportata in Barbagia. Nessuno evidentemente ha spiegato a ChatGpt cosa sia il campanile. L’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAl nella Silicon Valley è un sistema capace di capire il linguaggio umano e di conversare.
Nel corso di un’intervista comparsa su l’Unione Sarda, alla domanda su quale tipico piatto sardo assaggerebbe volentieri, ChatGpt ha risposto il Culurgionis . Il plurale già di suo fa impallidire. Ma il bello viene qualche riga dopo: l’App posiziona i culurgionis nella zona di Nuoro e Orgosolo. Questione di aree geografiche, dei pochi chilometri che separano Barbagia e Ogliestra, e dei margini di errore commessi dal computer. ChatGpt è solo un cameriere, chi ha preparato il boccone, potenzialmente avvelena to, è un cuoco-scienziato senza nome, colui che ha inserito i dati in memoria.
Vito Arra è il patron del marchio Igp. Confeziona culurgionis da quando ChatGpt era ancora un inerte pezzetto di silicio. Arra divertito lo assolve. «Il Culurgionis d’Ogliastra IGP è riconosciuto a livello europeo. L’intelligenza artificiale è guidata e pilotata dall’uomo. I motori di ricerca rispondono alle domande in base ai dati inseriti». Il margine d’errore ci sta ma correggerlo sarebbe doveroso. «Se avessero caricato la voce culurgione ogliastrino, non ci sarebbero stati dubbi». La soluzione è dietro l’angolo, portante è che se ne parli. «Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e per correggere bene il tiro si potrebbe fare un gemellaggio tra la Silicon Valley e la Culurgione Valley», sorride Arra.
Sardegna chiama, chissà se la California risponderà. Culurgiones, Culurzones, Cullixionis, parole diverse identificano prodotti diversi. A Orgoso lo esiste davvero il culurzone ma identifica un raviolo quadrato. Nella nostra Isola il culurgione è declinato in decine di varianti.
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Fonte: L’Unione Sarda