Il Comité Champagne fa il bilancio del 2016: le bollicine più bevute al mondo perdono qualcosa sul record del 2015, sia in volume (a quota 306 milioni di bottiglie, il -2,1% sul 2015) che in valore, anche se molto poco (a 4,71 miliardi di euro, -0,6%). Male il mercato del Regno Unito, con le spedizioni in calo del -14%, trascinate giù dal crollo della sterlina, ma arretrano anche i consumi interni (-2,5%) e quelli del vicino Belgio (-9,8%). Bene, invece, gli USA (+4,9%), ma anche Giappone (+3%) ed Italia, con 6,63 milioni di bottiglie importate (+4,3%), per un controvalore di 138,83 milioni di euro (+6,4%).
“Il boom del Prosecco è stato un fatto positivo anche per noi, altro che rivalità – spiega Barillére, co-presidente del Comité – più bollicine si bevono nel mondo e più consumatori si avvicinano allo Champagne. Il nostro potenziale è di 350 milioni di bottiglie, il 10% di tutte le bollicine del mondo, un vertice qualitativo da difendere. Anche grazie al riconoscimento Unesco ed alla tutela ambientale, ma nessuna svolta organica: la vite va curata”.
Fonte: Winenews.it