Pubblicata la domanda di registrazione del Cedro di Santa Maria del Cedro DOP sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE del 24 gennaio 2023, ai sensi dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, a cui è possibile opporsi entro tre mesi dalla data della presente pubblicazione
A definirlo il frutto dell’albero più bello è la cultura ebraica che usa il cedro per il Sukkot, la festa delle Capanne. Quello di Santa Maria del Cedro in provincia di Cosenza lo è più degli altri nel mondo. A confermarlo è il via vai di rabbini che, ogni anno, arrivano da Londra a New York per scegliere i più puri coltivati nella cittadina tirrenica. Ma a sancire la sua preziosa «bellezza», legata al territorio, legata al territorio, è l`Unione Europea che lo ha inserito tra i prodotti a marchio DOP (in realtà al momento è stata pubblicata la domanda di registrazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE del 24 gennaio 2023, Ndr).
A sottolinearne l’attaccamento identitario è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha parlato di quando era “un ragazzo, così come lo era l’assessore Gianluca Gallo, quando insieme partecipavamo ai convegni organizzati dal professor Franco Gallano sulla necessità di creare un marchio Dop per il cedro di Calabria. Dopo circa 3o anni ci si è riusciti, grazie all’impegno dell’assessore regionale all’Agricoltura, dell’amministrazione comunale, del Consorzio, ma soprattutto grazie all’impegno degli operatori, il cedro – ha aggiunto Occhiuto – rappresenta un asset di sviluppo straordinario non solo per Santa Maria del Cedro, ma per tutta la Calabria”.
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Fonte: L’economia (Corriere della Sera)