Corriere della Sera
Il ministro: “Il calo dei consumi ci deve stimolare a una maggiore attenzione verso le persone in difficoltà. Ma anche a puntare di più sulle esportazioni per compensare la diminuzione della domanda interna”. Nel suo piccolo l’agricoltura è come la Fiat. Anzi, nel suo grande, visto che l’anno scorso l’export agroalimentare ha superato per la prima volta quello dell’auto: 30 miliardi di euro contro 25. Le vendite all’estero sono cresciute dell’86 per cento in dieci anni. Eppure, ministro Mario Catania, siamo ancora indietro. Due giorni fa, proprio sul Corriere, Dario Di Vico ricordava come la Germania esporti il 27% della sua produzione alimentare, l’Italia solo il 19%. “É vero, ma la situazione è migliorata. Negli ultimi dieci anni l’export alimentare del nostro Paese è cresciuto dell’86%, esattamente il doppio del totale delle esportazioni nazionali. E rispetto alla Germania la vera differenza è un’altra”. Quale? “Loro producono più di quanto consumano, noi il contrario: consumiamo più di quello che produciamo. Per la Germania l’export è fisiologico, anzi necessario”.