Avvenire
Ci aspettiamo una ven demmia che sarà forse tra le niù scarse che l’Italia ricordi». Lo ha detto ieri il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, al termine di un incontro con gli assessori regionali all’agricoltura per fare il punto sui danni causati dalla siccità. «In alcune zone – ha spiegato il ministro – è stata pesantemente intaccata la potenzialità dei vigneti ma spero nella qualità che, come mi hanno riferito, dovrebbe essere buona». Quanto ai danni delle altre colture Catania ha precisato che per quanto riguarda il Sud Italia la situazione è a macchia di leopardo, essendo state colpite soprattutto le colture che erano in campo nei mesi estivi, per esempio il pomodoro da industria, mentre al Centro Nord la siccità ha fortemente colpito la Pianura Padana, in particolare Veneto ed Emilia orientale, dove c’era in campo il mais. «Sono in attesa di ricevere da ogni Regione l’esatta quantificazione del danno da siccità e delle zone interessate – ha proseguito il ministro – in modo da poter attivare la procedura di eccezionale avversità atmosferica che prelude anche l’erogazione di qualche parziale ristoro alle imprese colpite». Tra le varie misure Catania ha anche ottenuto da Bruxelles la possibilità di anticipare gli aiuti cui le aziende hanno diritto quest’anno, con l’erogazione che comincerà a partire dal 16 ottobre invece che a dicembre-febbraio. Il ministro punta anche a sensibilizzare Conferenza Stato Re gioni e governo, in modo da poter ampliare il parziale ristoro dei danni alle imprese. Quanto alle misure a medio termine, Catania ha puntato il dito sull’irnportanza delle polizze assicurative e su una politica più lungimirante in tema di gestione di acqua. Il tema dell’acqua e quello del consumo del suolo – ha spiegato Catania – rappresentano «due grandi sfide per questo Paese, sono nodi fondamentali per il modello di sviluppo che vogliamo rilanciare, per la crescita che vogliamo per l’Italia nei prossimi decenni». Quindi «abbiamo bisogno di un salto di qualità nella gestione di questa risorsa in termini di miglioramento dell’infrastruttura, di realizzazione di nuove opere, di corretta gestione e manutenzione della rete idrica, riducendo le perdite».