La Città
La crisi delle castagne sta diventando una vera e propria emergenza in provincia di Salerno. Sono già decine i Comuni dell’entroterra che hanno chiesto al Governo nazionale lo stato di calamità. A colpire un settore che produce – o forse sarebbe meglio dire produceva – reddito e ricchezza per centinaia di aziende che sulla raccolta e la vendita ricavano cospicui guadagni è innanzitutto il cinipide del castagno, la temutissima “vespa cinese”. A rendere ancora più problematico il raccolto, è stato il caldo torrido di quest’estate che si sta prolungando anche in questo mese di ottobre, causando una siccità senza precedenti. La produzione è ormai calata del 70 per cento in molte zone della provincia. A nulla sembrano essere serviti i lanci del Torymus sinesis. , l’antagonista naturale del cinipide galligeno del castagno, che non sembrano aver sortito effetti. Sono stati centinaia i lanci organizzati un po’ in tutti i territori di nascita del castagno. Ma quest’insetto proveniente dall’Oriente sembra averla fatta sempre franca.