Con 2450 tonnellate di prodotto commercializzato a marchio e una flessione netta del 18%, si chiude ufficialmente la campagna della Carota Novella di Ispica IGP 2019/20. Un’annata che non sarà facile dimenticare per gli associati del Consorzio Carota Novella di Ispica IGP, che hanno dovuto affrontare almeno due grosse emergenze in una sola stagione; ma a spiegarci meglio i dettagli è Massimo Pavan, vicepresidente del sodalizio, che abbiamo raggiunto telefonicamente per un’intervista sull’argomento.
“Il bilancio di questa annata agraria, per la Carota Novella di Ispica IGP – ha detto Pavan – non è dei più positivi. Alla base del risultato complessivo, ci sono state sicuramente le condizioni meteo che ci hanno penalizzati con l’alluvione del 25 ottobre, proprio a pochi giorni dall’ultimazione della fase di semina. Le piogge torrenziali, ben 265 mm di precipitazioni in sole 3 ore, hanno colpito intensamente diversi appezzamenti, spazzando via letteralmente i semi di carota dai terreni. Un evento raro e improvviso, quanto violento e deleterio, che ci ha fortemente penalizzati in termini di rese, con conseguente perdita economica“.
“La campagna è iniziata in un momento storico molto delicato – ha proseguito il vicepresidente Pavan – concomitante con l’emergenza Covid-19 che ha visto un’impennata dei consumi ortofrutticoli, senza che riuscissimo a beneficiare del momento, come invece è avvenuto per altre referenze. A ciò bisogna aggiungere che l’incertezza di quelle settimane ci ha fatto posizionare la carota novella di Ispica IGP in una fascia di prezzo inferiore rispetto allo scorso anno, preferendo una via di vendita più rapida, proprio perché stavamo vivendo un momento particolarmente incerto“.
“È stata una campagna davvero difficile – ha rivelato Pavan – da una parte per i danni derivanti dal disastro climatico, che si è sommato alle tensioni psicologiche delle settimane clou del Coronavirus. La mancanza di personale e le ristrettezze che tutti abbiamo conosciuto, hanno influito su un bilancio che, con il senno del poi, non esito a definire molto pesante. Ricordo che le preoccupazioni per il prodotto, le incertezze della logistica, la mancanza di personale e la gestione dell’azienda sono stati un duro banco di prova per me, come per tutti gli imprenditori agricoli italiani“.
Nonostante le difficoltà elencate da Massimo Pavan, “la qualità complessiva del prodotto, però, è stata buona. La Carota Novella di Ispica a marchio IGP è un prodotto che il consumatore ha imparato a riconoscere e ad apprezzare“.
“Siamo contenti – conclude l’imprenditore – di distinguerci sui mercati con un prodotto sempre fresco e genuino, ben diverso da quello conservato proveniente da altri areali europei e non solo. La Carota Novella di Ispica IGP è un prodotto che, una volta giunto sugli scaffali, è apprezzato al punto da indurre il consumatore a tornare a riacquistarlo“.
Fonte: FreshPlaza