Ad Agriumbria, la tradizionale fiera vicino Perugia che si terrà dall’1 al 3 Aprile, protagonisti saranno le carni rosse e la zootecnia. Qui si valuterà il livello raggiunto dagli allevamenti con il miglioramento genetico e la selezione di razze e specie. L’attenzione è puntata in particolare sulle produzioni certificate che riguardano essenzialmente il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, con le tre razze Chianina, Marchigiana e Romagnola, e all’Agnello del Centro Italia IGP. Vi sarà anche la possibilità di presentare risultati e prospettive da parte di entrambi i Consorzi di Tutela.
In generale, il futuro sembra sempre più proiettato verso i prodotti trasformati, come spiega Stefano Mengoli, Presidente del Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP: “Indubbiamente è il settore che ci sta dando maggiore soddisfazione e su cui incentreremo la nostra promozione…Del resto certificare vuol dire spuntare un prezzo migliore: rispetto ai 4,10 euro al kg del mercato, siamo oggi sui 5,10 euro per la Marchigiana e la Romagnola e il 6,10 euro per la Chianina”. Si tratta di un mercato che si divide per il 35% nella grande distribuzione, per il 10% nella macelleria tradizionale e per il 55% nei servizi come mense e ristorazione. Ad una piena valorizzazione della propria produzione punta anche il Consorzio Agnello del Centro Italia IGP, avviata grazie anche ad una campagna di promozione su scala territoriale nelle sei regioni in cui è presente. Si tratta, infatti, di un mercato di grandi prospettive, come affermato dal presidente del Consorzio Virgilio Manini. Da qui la richiesta al governo che le risorse per la promozione non vengano spostate solo sul mercato estero.
Fonte: Agrisole-Il Sole 24 Ore