Con 14mila tonnellate di produzione certificata (+1,4%), 92 milioni di euro alla produzione (+0,9%) e 196 milioni di euro al consumo (+0,8%), la categoria conferma i risultati dell’anno precedente, con la mancata rivalutazione dei prezzi unitari che ha interessato tutte le carni nel 2019 e non ha risparmiato le DOP IGP. L’export riguarda il 10% della produzione per un valore di 10 milioni di euro (-2,9%).
In Sardegna e Toscana si concentra oltre la metà del valore totale della categoria con 29 milioni di euro e 18 milioni di euro rispettivamente. In ordine di valore generato nella categoria si trovano Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, Agnello di Sardegna IGP, Abbacchio Romano IGP, Agnello del Centro Italia IGP e Cinta Senese DOP.
Fonte: Fondazione Qualivita