Pubblicato il decreto che rende possibile l’etichettatura degli alimenti prodotti garantendo il benessere animale. Ma l’etichetta non c’è ancora.
L’etichetta “prodotto da allevamento sostenibile” sugli alimenti? Per ora, come dicono gli inglesi, è wishful thinking, ovvero è ben di là da venire. Con l’inizio del 2023, si è letto in questi giorni, è possibile etichettare con l’apposita dicitura gli alimenti che derivano da pratiche virtuose in termini di benessere animale.
Ad autorizzare l’etichetta sarebbe il decreto ministeriale del 3o novembre scorso, che sostituisce il decreto del 4 marzo 2011 sulla regolamentazione del Sistema di qualità nazionale zootecnica, a sua volta riferito al regolamento Ue 1974 del 2006.
A mancare al momento è l’etichetta. Per poter procedere a un bollino di qualità, infatti, occorrono enti certificatori autorizzati a rilasciare l’etichetta, e soprattutto serve un disciplinare approvato da una commissione tecnica titolata che stabilisca i requisiti per la certificazione. E al momento, non ci sono nè gli uni nè l`altro.
C’è solo un decreto, che parla di Sistema qualità nazionale zootecnia e di requisiti per la concessione dei contributi europei della nuova Pac in base agli ecoschemi approvati dall’Italia.
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Fonte: Sole 24 ore