La Repubblica
Una confezione di carne ogni cinque, prelevata nei supermercati italiani, contiene tracce di cavallo non dichiarate. Sopra l’ 1 per cento, limite che separa l’errore industriale dalla truffa. In alcuni casi le “tracce” arrivano al 20 per cento. Il ministero della Salute, ricevuto il rapporto dei Nas del generale Cosimo Piccinno, lo ha inviato alla Commissione europea, che oggi renderà pubblici i valori riscontrati nei ventisette Paesi membri. Lo scandalo della carne con cavallo aggiunto cresce ancora, se possibile, e dimostra la resa dei controlli su scala mondiale di fronte a trader alimentari spregiudicati. La raccomandazione europea dello scorso 19 febbraio -“Controllate i preparati delle multinazionali a base di carne macinata e pure i prodotti locali” – è stata colta con rapidità in tutte le capitali europee e, da noi, ha prodotto questi risultati: su 454 campioni prelevati da carabinieri per la tutela della salute, 93 sono risultati positivi per la presenza di carne equina non dichiarata.
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