L’intensa grandinata che domenica scorsa ha interessato le aree di coltivazione del Carciofo Spinoso di Sardegna DOP nella Valle del Coghinas in Sardegna ha causato danni stimati intorno ai 10 milioni euro. Sono più di 120 le aziende agricole dedite alla coltivazione del carciofo e ogni impresa ha subito perdite comprese tra il 60 per cento e il 100 per cento della produzione. La Coldiretti Sassari e Gallura fa un primo bilancio dei danni: “Oltre a compromettere la produzione del Carciofo Spinoso DOP, eccellenza di questa valle, la violenta grandinata di domenica avrà delle ripercussioni su tutto l’indotto – afferma il presidente Battista Cualbu -. Il numero dei lavoratori stagionali e degli addetti al trasporto si ridurrà in modo sensibile e le commesse già stipulate con la grande distribuzione non potranno essere onorate. La somma di questi fattori comporterà, nell’arco dell’intera stagione, una perdita economica stimabile in circa 10 milioni di euro.”
La Sardegna è la terza produttrice italiana di carciofi dopo la Puglia e la Sicilia. Nell’isola le carciofaie coprono un’area di 12mila ettari di territorio, di cui il 60 per cento è dedicato alla coltivazione del Carciofo Spinoso di Sardegna DOP (60 per cento). La produzione media è di 50mila capolini a ettaro. Il 62 per cento della produzione dei carciofi appartiene alla provincia di Cagliari, seguita da Sassari (27 per cento), Oristano (11 per cento) e Nuoro (1 per cento). Da qualche anno il carciofo spinoso gode anche della Denominazione d’Origine Protetta (DOP). Il consorzio di tutela ha sede a Valledoria ed è composto da 32 aziende soprattutto del Sassarese, Oristanese e Medio Campidano.
Fonte: La Nuova