Italia Oggi
Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Fontina DOP, Feta DOP e Munster Gérome DOP sarebbero le cinque DOP della discordia, al centro dell’ultima fase di negoziati per l’accordo commerciale tra UE e Canada. Mentre si tratta per trovare un equilibrio sulle quote degli scambi per la carne da Ottawa a Bruxelles e per latte e formaggi nel senso inverso, il caso dei cinque formaggi sta suscitando tensioni anche in seno al collegio della Commissione UE. Il problema è che le cinque denominazioni sono già registrate in Canada come marchi privati, prodotte da imprese, locali «illegittimamente» secondo il punto di vista europeo, non condiviso dai canadesi. La Commissione UE ha proposto un compromesso che consentirebbe di continuare solo ai produttori canadesi già in attività vietando a chiunque altro di appropriarsi delle denominazioni protette. A difendere il compromesso c’è il commissario UE all’agricoltura, Dacian Ciolos, mentre il titolare del «portafogli» per il commercio internazionale Karel De Gucht, appoggiato dalla maggioranza del collegio, spinge per chiudere l’accordo il prima possibile, senza alcun limite previsto per le DOP in questione. ll negoziato con il Canada, solo uno tra i venti in corso da parte dell’UE, è stato annunciato nel 2009 e viene considerato una sorta di modello per il più ambizioso patto commerciale transatlantico con gli USA.
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