Il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) è lo strumento di programmazione comunitaria che attraverso il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) permette alle singole Regioni italiane di finanziare gli interventi del settore agricolo-forestale regionale e accrescere lo sviluppo delle aree rurali. In Calabria il PSR, ormai prossimo alla scadenza, ha potuto contare su una dotazione di 1.089.310,743 euro.
A fine dicembre si tireranno le somme mentre già si guarda al futuro e alla prossima programmazione. Tempo di bilanci, dunque, per uno strumento che ha conosciuto una forte accelerazione nella spesa e negli investimenti negli ultimi mesi, da quando la Regione, oggi guidata da Jole Santelli, è tornata ad avere un assessore effettivo delegato all’agricoltura. L’uomo chiamato a guidare l’agricoltura calabrese si chiama Gianluca Gallo, cinquantaduenne avvocato già sindaco di Cassano Ionio, nel cui territorio ricade la fertile (e storica) Piana di Sibari, una delle più importanti e produttive del territorio calabrese.
“Mi sono insediato il 18 marzo – ricorda Gallo – ritrovandomi ad affrontare, nell’esercizio delle deleghe di mia competenza, l’emergenza sanitaria legata alla Covid 19. La prima preoccupazione è stata garantire aiuti alle fasce sociali in difficoltà. Lo abbiamo fatto sostenendo gli acquisti del Banco Alimentare all`interno del circuito produttivo calabrese. Parallelamente, abbiamo puntato a garantire liquidità alle aziende del comparto, e in questo il Psr si è rivelato fondamentale “. Sbloccando pagamenti fermi da anni, ma pure promuovendo nuove iniziative con tempi da record, si è infatti assistito ad un`accelerazione della spesa.
“In meno di sei mesi – sottolinea Gallo – abbiamo effettuato spese legate al PSR per 137 milioni di euro, tra pagamenti per misure a superficie e misure strutturali, e pagamenti di domanda unica. E questo proprio per venire incontro alle esigenze delle aziende piegate dai contraccolpi economici dell’emergenza sanitaria“.
Tra i settori più colpiti dalla crisi conseguente alla pandemia vi sono il florovivaistico, il vitivinicolo, il lattiero-caseario e agrituristico, oggetto della declaratoria dello stato di crisi deliberata dalla giunta Santelli e per i quali, proprio negli ultimi giorni, è stato formalizzato un nuovo, apposito bando, finanziato con il 2% delle risorse dell’intero PSR (21 mln di euro), con particolare attenzione alle limitazioni stabilite dal regolamento nazionale euro: 7.000 euro per ogni azienda fino a 50.000 euro per le Pmi. Fondamentale, per la riuscita dell’iniziativa, anche l’apporto dei Gal calabresi, pronti a contribuire con spirito di solidarietà e collaborazione. Intanto, già si guarda avanti. Oltre. A quel che sarà e dovrà essere.
“La Calabria ha una biodiversità straordinaria, dovuta alla posizione geografica, che la distingue dalle altre Regioni“, dice Gallo. “È una terra che offre una serie infinita di produzioni tipiche come le Clementine di Calabria IGP, le pesche della Piana di Sibari, il Limone di Rocca Imperiale IGP, il bergamotto, il cedro dell’Alto Tirreno, la celebre Cipolla Rossa di Tropea IGP, ma anche produzioni meno conosciute come l’arando dolce tardivo di Trebisacce. Sono tutti marcatori identitari del nostro territorio che attraverso una promozione mirata possono fungere da volano per lo sviluppo di un turismo che non sia solo balneare, ma legato alle nostre specialità produttive” In quest’ottica, è stato dato il via a un progetto che si avvale di efficaci strumenti di comunicazione per promuovere la produzione calabrese.
“Sono appena terminate – rivela l’Assessore – le riprese di un cortometraggio dedicato alla Calabria. Si tratta di un piccolo grande film che racconta la regione degli agrumi. Un viaggio tra le clementine, i cui agrumeti disposti a filari sono parte integrante del paesaggio; il cedro, descritto nella Bibbia come il frutto sacro dell`albero più bello, profumatissimo ed eterno, coltivato nella Riviera dei cedri nella sua varietà migliore; il bergamotto, l’oro verde, coltivato nel cuore del reggino; il limone di Rocca Imperiale. È il primo passo di un percorso ancora lungo, utile a restituire al mondo l`immagine e il valore della vera Calabria, quella autentica e genuina“.
Fonte: Il Sole 24 Ore