Il 2020 si conferma un anno difficile per lo Speck altoatesino, che registra un calo della produzione del 4,4% rispetto al 2019 ma mantiene stabile la quota di prodotto a marchio IGP (41,2%) con 2.802.310 balle prodotte.
La situazione, delineata nel corso dell’Assemblea Annuale del Consorzio Tutela Speck Alto Adige IGP durante la quale è stato eletto il nuovo Piesidente, David Recla risulta fortemente influenzata dall’emergenza sanitaria. Mercato di sbocco principale si conferma quello italiano (66,5%, con un +2% rispetto al 2019), mentre il mercato estero rappresenta il 33,5% della restante quota di commercializzazione.
Il canale di vendita principale in Italia resta la grande distribuzione (GDO) con il 68,5%. Seguono i discount con il 17%, i grossisti con il 5,4%, la vendita al dettaglio con il 4,3% e la gastronomia con il 2,2%. Lo speck preaffettato resta la prima scelta per i consumatori confermando il trend del risparmio di tempo e di una maggiore richiesta di praticità e comodità.
Fonte: Affari & Finanza – La Repubblica