«Dai contatti ai contratti». Parola dell’assessore comunale al Commercio e al Turismo, Alberto Tirelli, che traccia un primo bilancio di BuyFood Toscana 2019, evento che ha portato a Siena 50 buyer da tutto il mondo e 50 aziende con 16 Consorzi e Associazioni di tutela. «Si è sempre disponibili ad accogliere iniziative come questa – ha detto Tirelli -. Ciascuno dei partecipanti ha avuto 7 o 8 incontri B2B e c’è stato un ottimo riscontro per la validità dei buyer selezionati dalla Regione ». Apprezzata anche la location: «Al Santa Maria della Scala c’è stata la perfetta contaminazione tra eccellenze artistiche e gastronomiche – ha sottolineato l’assessore – L’ex Spedale è una vetrina che si presta ad accogliere in contemporanea una molteplicità di eventi, perché ha ospitato BuyFood Toscana nel pieno della stagione turistica. Con gli spazi attuali e quelli che verranno recuperati in futuro – continua Tirelli – il Santa Maria della Scala si presterà sempre più a essere un polo di attrazione culturale, artistica e, perché no, economica».
La vetrina internazionale dedicata ai prodotti DOP, IGP e Agriqualità della regione ha dato lustro anche alle eccellenze senesi: grande successo è stato ottenuto da Panforte e Ricciarelli, mentre ieri una quarantina di buyer, provenienti da Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud, Emirati Arabi, Giappone, Hong Kong, Israele, Russa e Stati Uniti, ha potuto conoscere di persona l‘olio evo Chianti Classico, il Pecorino Toscano, il Prosciutto Toscano e la Finocchiona, durante il tour a Radda in Chianti promosso dalla Camera di commercio di Siena e Arezzo.
Soddisfatto dei risultati di BuyFood Toscana 2019 anche Gennaro Giliberti, dirigente del settore Agricoltura della Regione, in prima linea per l’organizzazione dell’evento: «Siamo di fronte a un dato sorprendente: sia le aziende sia i buyer hanno espresso una percentuale del 75-80% di perfect matching, cioè di preferenze reciproche. Siamo di fronte a numeri superiori a quelli di BuyWine, iniziativa che si svolge da una decina di anni a Firenze: non speravamo certo in un risultato simile. Quanto poi al livello di soddisfazione, grazie a un follow up immediato tra i partecipanti a BuyFood, il dato è molto positivo soprattutto da parte delle aziende che non erano abituate a contatti con così tante realtà internazionali ». Giliberti non ha dubbi: «Il brand Toscana è evocativo di per sè. Avvieremo un ragionamento sulla prossima edizione dell’iniziativa per capire se renderla itinerante o stanziale. Nel settore del food, infatti, ogni realtà è diversa e va valorizzata».
Fonte: La Nazione