Operare meglio per la difesa dalle frodi sia nel contesto nazionale che europeo. Con queste motivazioni il Consorzio di Tutela Burrata di Andria IGP aderisce all’Associazione Italiana dei Consorzi di Tutela Indicazione Geografiche AICIG Origin Italia. Dopo il riconoscimento Ministeriale per l’Attività di Tutela e la nomina di un proprio Agente Vigilatore, il Consorzio raggiunge un nuovo obiettivo: l’ingresso nella più importante associazione dei consorzi di tutela italiani che oggi rappresenta 64 realtà consortili rappresentative di circa il 93% delle produzioni ad Indicazione Geografica, tra i quali Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Asiago, Prosciutto di Parma solo per citarne alcuni.
«L’ingresso in Origin Italia spiega Francesco Mennea, coordinatore Consorzio Burrata di Andria IGP – è il naturale proseguimento della nostra attività diretta a tutelare, promuovere e valorizzare la Burrata di Andria IGP, condividendo i valori dell’associazionismo quale chiave strategica competitiva per raggiungere all’unisono gli obiettivi preposti per le rispettive Indicazioni geografiche, espressioni del patrimonio agroalimentare del nostro Paese che rivelano le identità storico-culturali dei territori di riferimento». I principali obiettivi di Origin Italia sono: favorire lo sviluppo del settore delle IG, promuovendo un confronto permanente tra i consorzi di tutela riconosciuti anche se appartenenti a filiere differenti e le associazioni dei consorzi; sostenere la politica delle IG in ambito nazionale, comunitario e internazionale, in collaborazione con il Mipaaf; monitorare l’evoluzione del settore delle IG; supportare e dare vita ad esperienze di crescita e di sviluppo tra i consorzi di tutela e le diverse associazioni, conseguendo un maggiore coordinamento dell`intero settore che agisca compatto verso obiettivi condivisi.
«Oggi grazie all’ingresso in “Origin Italia” il Consorzio potrà meglio operare per la difesa della denominazione Burrata di Andria dalle frodi sia a livello nazionale che europeo conclude Mennea – facendo richiesta di tutela anche a livello internazionale dove sempre più la nostra eccellenza è oggetto di innumerevoli e pessime imitazioni che della burrata sfruttano solo il nome traendo in inganno il consumatore. Un invito, come sempre, a scegliere i prodotti a marchio d’origine DOP ed IGP ed ai produttori a certificare le proprie produzioni con i marchi d’origine europea al fine di garantire tracciabilità, tradizione e qualità ai propri consumatori».
Fonte: La Gazzetta di Foggia e BAT