La frode alimentare viaggia in rete. E il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha incrementato del 45% controlli e verifiche su Internet proprio contro le «fake mozzarelle».
Che il commercio online sia la nuova frontiera della falsa mozzarella DOP lo sottolinea il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. «La diffusione del web ha avuto il grande merito di favorire la conoscenza dei prodotti DOP, contribuendo a incrementare la cultura dell’agroalimentare di qualità, ma dall’altro lato si sta rivelando un terreno minato sul fronte delle frodi. Per questo il Consorzio ha moltiplicato i controlli proprio su internet e sui social. La nostra attività di vigilanza è innanzitutto una garanzia per i consumatori».
Nel 2019 il Consorzio, in collaborazione con le forze dell’ordine e l’Ispettorato repressione frodi (Icqrf) del ministero delle Politiche agricole, ha effettuato 1218 controlli che hanno interessato le piattaforme più utilizzate come Alibaba, eBay e Amazon, ma anche i social media più popolari tra cui Facebook e Instagram. I casi più diffusi riguardano l’utilizzo improprio del marchio «Mozzarella di Bufala Campana», dall’imitazione, che ha come effetto il fenomeno dell’evocazione fraudolenta, fino agli episodi più gravi di contraffazione del marchio stesso e del prodotto. In totale, lo scorso anno, sono stati invece 3.315 i controlli del Consorzio sia in Italia, sia all’estera «Quest’anno aumenteremo gli investimenti nel settore della vigilanza, strada decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni», chiosa il presidente Domenico Raimondo.
Fonte: Italia Oggi