Dai mondiali di calcio siamo fuori, ma nei campionati mondiali del vino l’Italia è leader. E lo è soprattutto anche grazie al bomber incontrastato fra i grandi rossi: il Brunello di Montalcino DOP, che gode di ottima salute per qualità e richiesta da parte dei consumatori, soprattutto stranieri.
Due Brunello di Montalcino DOP intanto sono entrati nell’edizione 2022 della Top 100 Cellar Selections, la classifica dei 100 migliori vini da invecchiamento firmata da Wine Enthusiast. Sono il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Conti Costanti (etichetta da 100 punti), al numero 14, e del Brunello di Montalcino 2016 di Biondi Santi (98 punti), al numero 23. In aggiunta c’è da registrare la seconda posizione del Brunello di Montalcino DOP riserva 2016 di Fattoria Barbi nella top 100 di Wine spectator.
E l’export premia il rosso nobile toscano con prezzo in salita e tenuta delle vendite. Gli applausi arrivano dai mercati strategici. Lo rileva, in questi giorni della classica kermesse Benvenuto Brunello (11- 21 novembre), il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino sul venduto nei primi 9 mesi 2022. La crescita a settembre registra un +21,5%, con un balzo del prezzo medio tra prodotto di “Annata” e “Riserva” – ora vicino ai 27 euro alla bottiglia franco cantina (+14%, con punte del 24% negli Usa) – che va oltre la spinta inflazionistica.
La proiezione sui 12 mesi del 2022, secondo il Consorzio, indica un valore delle vendite di Brunello vicino ai 250 milioni di euro. In crescita anche i numeri relativi al Rosso di Montalcino, con rialzi sia in valore (+20%) che in volume (+9%).
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Fonte: QN Economia e Lavoro