L’ADIGE
Dal punto di vista tecnico non hanno portato via chissà quali segreti industriali, ma hanno visto qualche sbocco per l’export di mele trentine e una realtà commerciale vivace in un grande Paese che cresce impetuosamente. È un po’ la sintesi del viaggiostudio (guidato da Ennio Magnani presidente dell’Apot), della frutticoltura trentina in Brasile. 9 giorni, inclusi i viaggi e le cascate di Iguaçu: la delegazione di 22 trentini (in maggioranza presidenti di coop, Michele Odorizzi di Melinda in testa) è rientrata l’altroieri con un nuovo bagaglio di competenze sul mercato globale. Spiega il direttore di Apot Alessandro Dalpiaz (nella foto): «Abbiamo visitato aziende agricole negli Stati di Santa Catarina, che copre il 50% della produzione nazionale) e di Rio Grande do Sul (un altro 45%). A Fraiburgo, città dal nome che denuncia la sua matrice di immigrazione tedesca, grazie alla locale associazione, abbiamo potuto incontrare un centinaio di frutticoltori locali.