Assolatte, per i formaggi è boom dell’export ma è ancora allarme costi. In tre mesi +3,9% di vendite all’estero, in due anni 100mila tonnellate in più
Il made in Italy dà i primi segnali di crollo delle esportazioni? Non i formaggi. Che non solo incassano un saldo positivo delle vendite all’estero a volume – e non a valore – del 3,9% per i primi tre mesi del 2023. Ma con 100mila tonnellate di prodotto in più negli ultimi due anni, mettono a segno una crescita dell’export che tra il 2020 e il 2022, ha sfiorato il 6%. Non c’è comparto alimentare che abbia saputo fare meglio.
Con questi dati positivi si apre questa mattina a Milano la 78esima assemblea di Assolatte, l’associazione che riunisce circa 1.5oo imprese di un comparto, quello lattiero caseario, che vale 18 miliardi di euro di fatturato. Cinque di questi miliardi provengono proprio dai mercati esteri dove la domanda di formaggi italiani, nonostante l’aumento dei prezzi, continua a crescere. “La mozzarella è tra i prodotti che stanno registrando i risultati più importanti – dice il presidente Paolo Zanetti – oggi è il formaggio più esportato, ne mandiamo all’estero 137mila tonnellate, più o meno il 35% della produzione an- nuale, e negli ultimi due anni ha visto crescere l’export del 28%”.
[…]
Fonte: Il Sole 24 Ore