Il Gazzettino
Dire che ora si sente un po’ cadorino forse è esagerato, ma il trevigiano Angelo Bonazza entra di diritto in Cadore per l’attenzione con la quale ha seguito la vicenda Unterberger, la storica azienda produttrice dello speck di Perarolo. «Evidentemente mi adeguerò ad usi e costumi», un po’ scherza il titolare della famosa Becher, che fa parte del Gruppo Bonazza con stabilimenti in Veneto per un totale di oltre 140 dipendenti. L’azienda dunque ha tutte le carte in regola e soprattutto ha salvato quella di Perarolo dalla cordata dei croati che avrebbe acquistato solo marchio e attrezzature per portarli all’estero. È stato il ricordo del sapore di quei prodotti che ha spinto Bonazza a fare un’offerta per acquistare la Unterberger. «Quando andavo in ferie vicino a Perarolo -ricorda- vedevo lo stabilimento; ricordo l’azienda la bontà dei prodotti. E se non ero in ferie, ero felice di trovarli presso Autogrill».
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