L’Arena
La bionda non passa mai di moda, ma solo fuori casa. Il mercato birrario italiano regge e, nonostante la crisi, nel 2012 ha mantenuto i livelli produttivi del 2011, con oltre 13 milioni di ettolitri prodotti. Cresce anche l’occupazione che raggiunge i 4.700 occupati diretti (+4,4% rispetto al 2011), ma impiega, tenendo conto dell’indotto, 144mila persone. Bisogna però evidenziare che, seppure apprezzata da 25 milioni di italiani e con una tendenza in aumento, fino a toccare i 29 litri pro-capite all’anno, non rimpiazza il vino. Con un consumo complessivo di 1,8 miliardi di litri, infatti, di cui 756 milioni fuori dalle mura domestiche, pari a 12,5 litri pro-capite, l’Italia è all’ultimo posto della classifica europea per la scelta di questa bevanda. Infatti, secondo i dati forniti da Assobirra, associazione che riunisce i produttori industriali e artigianali di birra, la domanda di birra degli italiani rappresenta appena il 40% della media europea e risulta essere da tre a cinque volte inferiore a quella dei Paesi in testa alla graduatoria, cioè Repubblica Ceca (154 litri pro capite), Belgio (145), Austria (108) e Germania (107).