Franco Cristoforetti è stato rieletto Presidente del Consorzio di tutela Chiaretto e Bardolino durante il consiglio d’amministrazione tenutosi martedì 7 luglio 2020. Nella carica di vicepresidenti sono stati confermati Agostino Rizzardi e Davide Ronca. Compongono il rinnovato consiglio Matteo Birolli, Ivan Castelletti, Piergiuseppe Crestani, Fulvio Benazzoli, Mario Boni, Roberta Bricolo, Fabio Dei Micheli, Alberto Marchisio, Giannantonio Marconi, Mattia Piccoli, Luca Sartori e Fausto Zeni. Fanno parte del Collegio sindacale Marco Ruffato, Lucio Salier e Lorenzo Mario Sartori, oltre a Nicola Bonfante e Massimo Brutti, che hanno ruolo di supplenti.
“I prossimi tre anni – spiega Cristoforetti, che è al suo terzo mandato – vedranno concretizzarsi l’enorme impegno che la nostra filiera produttiva ha riversato sul radicale riassetto della nostra denominazione, prima con la Rosé Revolution, che ha permesso al Chiaretto di Bardolino di rivestire il ruolo di leader tra i vini rosa italiani a menzione geografica, e poi con il progetto Bardolino Cru, che ha portato al riconoscimento, nel nuovo disciplinare, delle nostre tre sottozone storiche La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Continueremo a dedicare attenzione al mercato italiano, che ci sta premiando, a consolidare i tradizionali mercati europei e a crescere negli Stati Uniti e nel Canada, mercati che stavano finalmente cominciando a darci soddisfazioni prima del lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19”.
In particolare, il posizionamento del Chiaretto di Bardolino sul mercato italiano è stato oggetto di una ricerca condotta da Bva Doxa per conto del Consorzio di Tutela.
“Ci sono due falsi miti che vanno sfatati quando si parla di vini rosa. Il primo è che i rosé siano vini adatti solo all’estate – continua Cristoforetti – il secondo è che abbiano un consumo prevalentemente femminile. L’indagine dimostra che entrambe queste convinzioni sono errate, almeno per quanto riguarda il Chiaretto di Bardolino, che viene scelto in egual misura anche dagli uomini e viene consumato durante tutto l’anno. Si tratta di informazioni preziose, che ci permettono di orientare al meglio le nostre strategie”.
I dati dell’indagine Bva Doxa parlano chiaro, per quanto riguarda la conoscenza del Chiaretto di Bardolino non c’è sostanziale differenza tra uomini e donne: lo conoscono il 35% dei bevitori italiani di vino e il 34% delle bevitrici. Inoltre la propensione all’acquisto fra i conoscitori del Chiaretto è altissima, con il 93% degli intervistati che afferma che è sicura di sceglierlo quando lo vede sullo scaffale o in una lista vini. La quota di chi esprime assoluta certezza d’acquisto è del 33%, solo con una leggera prevalenza femminile, 35% contro il 31% dei maschi, mentre è abbastanza irrilevante la fascia di età, 30% tra i più giovani e 35% tra i meno giovani. Un altro dato da sottolineare è che la maggioranza di chi in Italia beve usualmente vino rosa lo fa durante tutto l’anno: il 70% degli intervistati non ha preferenze di stagione per stappare una bottiglia di rosé.
Fonte: Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino