“Fare sistema per riuscire a mettere le risorse sul territorio in maniera integrata e dare un supporto concreto alle imprese”
Intervenuto a Napoli alla prima tappa del roadshow “Viaggio nell’Italia del Pnrr e della transizione. Un’occasione di crescita per imprese e territorio” organizzato da L’Economia in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena e JP Morgan am, Luciano Monti, docente di politiche dell’Unione europea Dipartimento di Scienze politiche alla Luiss, ha raccontato a una platea di oltre 200 imprenditori la sua ricetta per sfruttare l’opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con l’obiettivo di rilanciare l’economia italiana e renderla sostenibile nel tempo.
All’incontro partenopeo, che si è tenuto nella splendida cornice del Complesso Monumentale Donnaregina, sono interventi anche Maria Paola Toschi, global market strategist di Jp Morgan am, Pasquale Marchese, chief commerciai officer di Banca Monte dei Paschi di Siena, e Mauro Rosati, direttore generale Fondazione Qualivita, mentre a rappresentare la voce degli imprenditori del territorio era presente, Armando De Nigris, presidente del gruppo De Nigris.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è la cartina di tornasole della capacità dell’Italia di stare in Europa. È un’opportunità unica per diventare più sostenibili, avere una giustizia più veloce, una burocrazia meno asfissiante, una pubblica amministrazione più efficiente e delle infrastrutture al passo coi tempi.
Allo stesso tempo, però, il PNRR rappresenta anche unasfida per un Paese come l’Italia che ha una capacità di spesa dei fondi stanziati dall’Europa molto più bassa rispetto alla potenza di fuoco del Piano di ripresa e resilienza (oltre 220 miliardi).
“C’è stato dato molto credito per potare avanti interventi significativi che devono puntare a una crescita sostenibile, alla transizione verde, alla digitalizzazione e a una serie di riforme strutturali”, ha commentato Toschi. Ed è vietato fallire. Non è la prima volta che si sente parlare di riforme, ma questa volta l’Italia può contare su risorse particolarmente importanti.
“In totale abbiamo a disposizione circa 46 miliardi all’anno da spendere – ha puntualizzato Monti -. Un’occasione unica ma sfidante, considerando che negli ultimi 20 anni la capacità di spesa dell`Italia dei fondi europei è arrivata qualche volta a ro miliardi di euro.11 rischio è trovarci di fronte a uno shock di offerta che inneschi una competizione viziosa”.
In questo contesto si rende indispensabile un supporto alle imprese, “e le banche possono giocare un ruolo fondamentale, creando dei punti di contatto territoriali – ha fatto notare Marchese -. E proprio per supportare le imprese nel cogliere le opportunità del Pnrr abbiamo aperto i primi ro centri di specializzazione Mps AgevolaPiù in altrettante città italiane”.
L’obiettivo delli’stituto senese guidato dall’ad Guido Bastianini, che nei prossimi mesi aprirà altri centri per coprire tutte le regioni, è accompagnare le aziende e le famiglie nel percorso di transizione del Paese verso un modello di sviluppo sostenibile con un’offerta di credito e di servizi dedicata. “Saremo protagonisti tutti insieme del rilancio del sistema Paese: banche, imprenditori ed enti territoriali”, ha
aggiunto ancora Marchese.
Ma dobbiamo crederci veramente, ha sottolineato De Nigris: “la transizione verde, in particolare, è un`opportunità che dobbiamo saper cogliere. Bisogna partire dai sentimenti e la sostenibilità deve diventare una religione. Noi, per esempio, abbiamo provato a risalire a monte della filiera per intercettare i produttori della materia prima. In questo modo puntiamo a creare un circolo virtuoso”, che si autoalimenta.
Il settore agricolo da solo è responsabile del 18% delle emissioni di gas. “Da questo punto di vista la transizione verde può essere il nuovo rinascimento per l’agroalimentare, ma bisogna fare le cose sul serio – ha detto Rosati –. Servono politiche importanti di coordinamento. Se non riusciamo a fare coesione rischiamo di buttare via tutti i miliardi che abbiamo a disposizione”, ha concluso Rosati.
Fonte: L’Economia – Corriere della Sera
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