Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri del disegno di legge di modifica al Codice della proprietà industriale previsto dalle riforme del PNRR, si introduce anche il divieto di registrazione di marchi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta.
Un notevole passo in avanti per far fronte ai sempre e più numerosi casi di evocazione presenti nel mercato italiano ed anche in quello europeo. In questi mesi attraverso anche il lavoro nella Commissione consultiva permanente del CNALCIS, Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding, che più volte ha discusso il disegno di legge in questione, Origin Italia ha sottolineato le crescenti criticità delle evocazioni delle denominazioni DOP IGP da parte di marchi privati, visto il successo delle prime.
Il tema della proliferazione dei marchi privati e pubblici a danno delle eccellenze italiane era stato portato all’attenzione anche del Ministro Francesco Lollobrigida in occasione della presentazione del Rapporto Ismea Qualivita 2022.
“Esaudite alcune richieste di Origin Italia nel Disegno di Legge sulla proprietà industriale – dichiara Cesare Baldrighi Presidente di Origin Italia – che da sempre si batte sui temi dell’evocazione e della semplificazione per quando riguarda la tutela delle DOP IGP italiane. Un passo importante che va nella direzione giusta, anche se restano aperte le sfide europee su questi temi. Il nostro auspicio è che con la Riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche si possa consolidare una visione più chiara dell’evocazione per non ripetere i casi Prosek e Aceto Balsamico sloveno o cipriota”.
Fonte Origin Italia