Crescono i bilanci delle aziende italiane vitivinicole di capitale. Chi produce uva e vino ha visto un trend positivo negli ultimi 10 anni del +52% e con un +7% nel 2018 rispetto all’anno precedente. Ad evidenziarlo è uno studio dell’Osservatorio Qualivita Wine e InfoCamere, che hanno elaborato i dati di 3 mila aziende con bilancio depositato, da cui risulta un fatturato complessivo di oltre 11,2 mld di euro nel 2018, un valore aggiunto di 2 mld di euro e 3,7 mld di euro di valore della produzione. Una crescita che, se per numero di imprese con bilancio depositato, è stata pari al +33% in dieci anni, ha raggiunto il +52% in termini di fatturato e il +59% come valore aggiunto.
«Se è vero che larga parte del sistema produttivo è rappresentato da piccole e micro imprese, l’analisi dei dati sulle aziende che hanno depositato bilancio nel 2018, mostrano come un forte traino giunga proprio dallo spaccato più strutturato’ del settore», evidenzia Mauro Rosati direttore generale di Qualivita. «Un segmento solido, con trend importanti negli ultimi dieci anni sia in termini di fatturato che di forza lavoro, che dimostra una volta di più come quello del vino made in Italy rappresenti un modello di riferimento per il sistema imprenditoriale del nostro Paese».
A sottolineare il buon andamento del settore è anche il dato sugli addetti, in aumento del +123% rispetto al 2009. Una crescita che nel 2018 ha portato ad occupare 34 mila addetti mentre dieci anni fa erano poco più di 15.200. Ad incrementare è anche la capacità di rinnovamento di queste imprese, tanto che nel 2018gli investimenti del settore sono stati oltre 11 miliardi di euro per un +3,6% sull’anno precedente. A livello territoriale, in Toscana, Puglia e Veneto si concentra un terzo delle aziende nel settore della produzione di vino e coltivazione di uva (in tutte e tre oltre 300 imprese per regione), mentre Siena, con 180 imprese, è la provincia italiana con maggior numero di società di capitali.
Fonte: Italia Oggi