Il Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg guarda con ottimismo al futuro e prosegue la marcia di avvicinamento al prossimo 17 dicembre, quando festeggerà il prestigioso traguardo del 90mo anniversario, forte di una vendemmia 2022 dall’esito sorprendente.
Nonostante la siccità che ha caratterizzato questo anno, la vendemmia 2022 dell’uva Moscato bianco si conclude con risultati assolutamente positivi, se vi vanno a considerare lo stato sanitario delle uve, la gradazione zuccherina e il contenuto aromatico dei mosti.
Con la consapevolezza che lo scenario globale potrebbe mutare rapidamente a causa degli sviluppi geopolitici mondiali in continua evoluzione e con la preoccupazione legata all’aumento dell’inflazione e dei costi delle materie prime e dei trasporti, il Consorzio dell’Asti lavora instancabilmente per tutelare e promuovere la Docg Asti, garantendo così ricadute positive per tutti i membri della filiera e del proprio territorio di produzione.
La sfida è mantenere i numeri positivi che hanno caratterizzato il 2021, quando si erano registrati oltre 60 milioni di bottiglie di Asti DOP Spumante e 42.000.000 di Asti DOP Moscato d’Asti.
A questo proposito, l’Assemblea generale dei consorziati ha approvato e proporrà a Regione Piemonte l’ampliamento di 300 ettari – da assegnare nel 2023 e 2024 – della superficie iscrivibile allo schedario vigneti di Moscato bianco per la produzione dei vini Asti Docg, interrompendo una limitazione che si protraeva da lungo tempo.
La nuova produzione si tradurrebbe in circa 3 milioni di bottiglie e costituirebbe una “scorta” per reagire con prontezza alle sollecitazioni del mercato, consolidando l’equilibrio con prospettive di crescita.
Fonte: AdnKronos