Dall’assemblea dei soci del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP emergono i nuovi progetti di comunicazione e internazionalizzazione, spunti per la programmazione futura, approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e allo statuto consortile e consuntivi sul 2016 – chiuso oltre quota 94 milioni di litri – oltre al rapporto sulla prolifica attività di tutela, controllo e certificazione.
A suscitare interesse i nuovi importanti progetti di comunicazione e promozione sui mercati Italia, Germania, Francia e soprattutto il Progetto USA sulla promozione e valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, partito nel mese di aprile 2017 e attivo per 36 mesi fino ad aprile 2020 negli stati di New York, California e Florida, che prevede il coinvolgimento di istituti culinari, chef e blogger in eventi e attività web e sui social network. Così come altrettanto interessante è il progetto di comunicazione al consumer sia sul web che attraverso i canali tradizionali in Italia, Germania e Francia, partito a gennaio e della durata di un anno, grazie al Finanziamento PSR-RER. Sia la sponda europea che quella statunitense sono inoltre unite da un ulteriore progetto di comunicazione, ovvero il lancio della Global Page FB del Consorzio, che interesserà appunto Italia, Germania, Francia e Stati Uniti.
Tali interventi si configurano come elemento di continuità nell’attività di promozione internazionale già avviata da anni dal Consorzio di Tutela, nell’ottica di meglio monitorare i mercati e operare controlli antifrode sia sui canali di distribuzione tradizionali che sul web, grazie a partnership già proficuamente attive con altri organismi di vigilanza. Tra i temi trattati nel corso dell’assemblea, anche l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e dello Statuto; tuttavia, una parte importante dell’incontro si è incentrata sulla presentazione del bilancio relativo all’anno 2016, chiusosi con il segno positivo in termini di volume di produzione. Oltre 94,2 milioni di litri per il prodotto certificato equivalenti al +1,30% rispetto al 2015, di cui quasi 74 milioni di litri – ovvero +1,91% sul 2015 – indirizzati verso l’imbottigliamento e i restanti in affinamento e invecchiamento. A scattare siffatta fotografia all’economia legata all’Aceto Balsamico di Modena IGP, è il report annuale elaborato per il 2016 dall’omonimo Consorzio e presentato proprio in sede di Assemblea dei Soci, in cui si leggono oltre al dato generale altresì le specifiche sui volumi della produzione di mosto fresco destinato alla filiera ABM che crescono del +19% circa passando da 210.276 a 249.844 tonnellate, così come anche la produzione di mosto cotto e concentrato destinato alla filiera di ABM che passa da 44.120 a 47.359 tonnellate corrispondenti a un +7,34% sull’anno precedente.
“Nonostante la generalizzata stagnazione dei mercati – commenta Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP – il nostro prodotto ha dimostrato di saper reggere e reagire, aiutato certamente anche dalla forte vocazione all’export che veicola verso i mercati internazionali circa il 92% della produzione. Quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – aggiunge Desimoni – è oltretutto un settore strategico non solo per i 72 produttori, ma per lo sviluppo economico di tutto il territorio e rappresenta un importante punto di riferimento per chi questa terra la vive”.
Nel report curato dal Consorzio trovano altresì trattazione i dati relativi alle azioni di tutela e vigilanza intraprese dallo stesso nell’anno appena concluso: 180 ispezioni presso GDO, supermercati, negozi specializzati, fiere e produttori e 13 controlli sulla produzione di composti con ABM IGP. Nel frattempo, continua senza sosta anche l’attività di controllo della CSQA Certificazioni che nel corso del 2016 ha effettuato circa 500 visite ispettive corrispondenti a quasi 2.000 prelievi di prodotto atto a divenire Aceto Balsamico di Modena IGP e di mosto cotto e/o concentrato.
Fonte: Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP