Superata ogni aspettativa, infatti, per la 50esima edizione della mostra dell’Asparago di Badoere IGP, che ha chiuso i battenti domenica sera dopo quindici giorni di eventi ed attività a 360 gradi, ma tutte inevitabilmente legate al prelibato turione. Circa 30 mila le persone che hanno raggiunto il cuore pulsante della kermesse di cui alcune migliaia solo nella giornata del 1 maggio causando la chiusura anticipata dello stand per l’esaurimento delle scorte.
Numeri eccezionali, insomma, segnati perdipiù dalla presenza di visitatori da fuori regione ma anche di danesi ed austriaci, oltre ad una delegazione tedesca con produttori ed addetti del settore. L’Asparago di Badoere IGP, insomma, è sulla buona strada. E lo confermano anche i numeri del Consorzio di tutela, con un ulteriore incremento della domanda di prodotto certificato – che con ogni probabilità supererà la quota dei 300 quintali del 2016 – oltre alla soddisfazione dei produttori della zona che, nonostante il meteo stagionale non abbia aiutato, hanno comunque riscontrato un aumento delle vendite al dettaglio in contemporanea alla manifestazione. Manifestazione che ha siglato anche il rinnovato sodalizio con il consorzio dell’Asparago Bianco di Cimadolmo lGP, per nuove iniziative dedicate alla tutela e valorizzazione dei due marchi IGP.
IL PIANO DEI CONTROLLI DELLA DOP
Il valore del prodotto a Indicazione Geografica Protetta Asparago di Badoere IGP è legato alla grande garanzia del piano dei controlli attivato, per tutelare i consumatori, attraverso l’organismo di certificazione indipendente, riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, CSQA certificazioni.
Il piano dei controlli attivato per l’Asparago di Badoere IGP, prevede che per tutte le fasi del processo produttivo e per tutti gli operatori coinvolti nella filiera vengano ispezionati: ubicazione, adeguatezza strutture e/o impianti, identificazione e rintracciabilità. Specifici di ciascun operatore dell’Asparago di Badoere IGP sono inoltre i controlli sotto indicati.
Produttori: conformità varietale e delle tecniche colturali, conformità in fase di raccolta e vendita del prodotto.
Confezionatori: conformità e origine del prodotto da destinare al confezionamento, del processo, del prodotto e dell’etichettatura.
Il prodotto finito viene sottoposto a controllo di conformità delle caratteristiche merceologiche, morfologiche ed organolettiche.
Fonte: La Tribuna di Treviso, Fondazione Qualivita