Sta entrando nel vivo la stagione dell’Asparago Bianco di Bassano DOP. Iniziata in notevole anticipo, a metà marzo, nelle prossime settimane la produzione raggiungerà l’apice e già si parla di una qualità eccellente per il saporito ortaggio. «L’avvio è stato un po’ lento perché l’escursione termica finora è stata forte, mentre le piantine necessitano di una temperatura media di 12-15 gradi – ha precisato il tecnico di Coldiretti Carlo Grandesso tuttavia, si spera in una buona stagione. Le caratteristiche organolettica del bianco germoglio si preannunciano elevate e confermano come l’Asparago Bianco di Bassano DOP sia un prodotto di nicchia. Tanto è vero che viene coltivato nei soli 30 ettari di terreno nei dieci territori comunali individuati dal disciplinare». Attualmente il prezzo di vendita oscilla tra i 12 e i 13 curo al chilogrammo.
Il Gazzettino
«È costoso, ma stiamo parlando di un prodotto unico, certificato, che non cresce altrove – ha ricordato Grandesso – la cui filiera viene costantemente controllata. Che significa garanzia totale per il consumatore finale». Quest’anno sono salite a 87 le aziende agricole che rientrano nella produzione Dop che fa capo al Consorzio guidato da Piergiorgio Bizzotto, che ha informato: «Nei mesi scorsi se ne sono aggiunte 8; la produzione media stagionale varia dagli 800 ai 900 quintali».