Nuova vita per il Ministero delle Politiche agricole guidato dal Ministro Martina, che a breve diverrà ministero dell’Agroalimentare, secondo l’annuncio del premier Renzi, per riconoscere ancora di più che resta «un ministero centrale nello sviluppo e nell’identità del sistema Paese». Per il dicastero si sta dunque per aprire un nuovo capitolo di una storia ultracentenaria intercalata da continui cambi di nome e dall’onta dell’abrogazione per referendum nel 1993. A seguito di quel voto, il ministero fu sostanzialmente svuotato delle competenze più importanti.
Da allora, il ministro dell’Agricoltura e delle foreste è stato più volte ridenominato, fino a divenire ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (dal 16 maggio 2008). In realtà la notizia è un’altra: la fine del Corpo forestale, nato nel 1822 per opera dire Carlo Felice. Ora è destinato a sciogliersi nell’Arma dei Carabinieri. Intanto a Palazzo Chigi è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Ministero delle Politiche agricole e Intesa Sanpaolo che mette a disposizione sei miliardi di credito in tre anni a favore dell’agroalimentare, con la previsione di generare 70mila nuovi posti di lavoro e dieci miliardi di investimenti.
Fonte: Avvenire