La guerra tra Argentina e Italia si sposta dall’industria pesante a quella alimentare. Il giro di vite protezionistico imposto dal governo di Buneos Aires ha generato un vero e proprio scontro nel settore dei salumi. La segreteria del Commercio Interno argentino ha sottoscritto un accordo con i produttori nazionali di carne suina che di fatto taglia fuori dal mercato sudamericano il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele.
Secondo le stime della Coldiretti sono a rischio circa 264 tonnellate di salumi made in Italy. Il blocco deciso dall’Argentina è stato segnalato dalla Commissione Ue in sede di Wto e riguarda anche la Spagna e il Brasile. Secondo la World Organization for International Relations (Woir), si tratta di una «violazione del commercio internazionale» e le restrizioni «devono essere subito rimosse». L’Argentina, secondo le stime della Woir, rappresenta meno dell’ 1 % dell’export dei prosciutti italiani, ma «avendo l’Argentina forti legami con l’Italia» la presenza nel Paese sudamericano si rivela fondamentale dal punto di vista «dell’immagine». Nel 2011 le esportazioni di Prosciutto di Parma hanno registrato un aumento del 4% per un giro di affari complessivo di 1,5 miliardi di euro, mentre la crescita all’estero per il
Prosciutto San Daniele è stata del 2%.
Fonte: Milano Finanza
27 giugno 2012