“Per il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia la stagione del frutto fresco appena conclusa è da annoverare tra le migliori di sempre, nonostante sia stata investita, nella fase finale, dall’emergenza sanitaria che ha sconvolto il mondo”. A parlare è Elena Albertini, vice presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP. “Dal punto di vista della commercializzazione non abbiamo subito nessun contraccolpo, anzi durante la pandemia la richiesta di prodotti di qualità sicura è cresciuta. L’arancia rossa è ricca di vitamina C, è un frutto salutistico che ha aiutato tanta gente ad affrontare l’emergenza”, sottolinea Albertini. Anche per questo la stagione si è chiusa con una crescita a 26.000 tonnellate di arancia rossa igp prodotta rispetto alle 19 mila tonnellate del 2019 e alle 17.200 tonnellate del 2018, per un valore alla produzione che sfiora i 7 milioni di euro e un valore al consumo da 43 milioni di euro.
Poco prima del lockdown è arrivato anche l’accordo con McDonald‘s impegnato nel valorizzare gli ingredienti made in Italy: il consorzio rifornisce (per un quinquennio) i McCafè con 500 tonnellate a stagione di arance rosse Igp per 700 mila spremute. “C’è rammarico per il blocco di importantissimi progetti export. Primo fra tutti quello con i paesi asiatici, Cina e Giappone in testa – sottolinea la vice presidente – Stavamo lavorando insieme a tutta la filiera siciliana degli agrumi e ad alcuni importanti buyers, per aprire questi mercati ai prodotti agricoli, italiani e siciliani in particolare”. Il carico che avrebbe portato per la prima volta il Consorzio in Cina era pronto a partire dopo un accordo siglato a fine 2019. Adesso è fermo mentre l’export ha raggiunto comunque un valore di 15,5 milioni di euro complessivi.
Il Consorzio conta su un’areale da 45.000 ettari coltivati ad arancia rossa, di cui 6.500 ettari sono dedicati a produzione igp: con 450 soci di cui 70 sono confezionatori, vanta 52 prodotti che usano il marchio. Tra questi il recente accordo con Coca Cola Italia che ha portato al lancio sul mercato della Fanta Zero Arancia Rossa di Sicilia IGP. Sul versante europeo l’impegno è rivolto al consolidamento delle quote di mercato attraverso meccanismi che fanno leva sulla riconoscibilità e sulla qualità dei frutti, in modo da mettere al riparo i consumatori da ogni tipo di contraffazione. “Per questo siamo stati tra i primi in Italia a realizzare un percorso di tracciabilità attraverso la blockchain”, dice Albertini. Insieme ad Almaviva, il Consorzio ha realizzato il progetto Rouge, Red orange upgrading green economy, una sorta di bollino tecnologico che, apposto sulle cassette di frutta, racconta le caratteristiche e l’origine del prodotto, monitorando anche le condizioni e le temperature delle arance durante il trasporto e lo stoccaggio fino al punto vendita.
“Il progetto è entrato in funzione, sperimentalmente, su alcune aziende pilota durante questa ultima stagione di raccolto: la tracciabilità smart è stata garantita da una piattaforma digitale ad hoc realizzata da Almaviva che sarà sempre più estesa”, spiega Albertini. Non solo. Mediante una app che consente di monitorare il campo di produzione grazie a un sistema di geolocalizzazione della mappa fornita da fonte pubblica, oltre alla data del raccolto e alle modalità di conservazione e di distribuzione, il consumatore potrà conoscere tutta la storia di ogni singola confezione di arancia rossa di Sicilia Igp attraverso il proprio smartphone.
Fonte: Efanews.eu