Falso Amarone della Valpolicella DOP finisce sui banchi del supermercato ma viene sequestrato dal Corpo forestale dello Stato . Venerdì scorso mentre si celebrava la giornata del «black friday», è culminata l’attività investigativa del Comando provinciale di Verona, che dopo una intensa attività di intelligence ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella, che in realtà era comune vino rosso da tavola, contraffatto nella natura e nell’origine, commercializzato in diversi punti vendita del nord Italia della catena della grande distribuzione Auchan.
Le indagini, tuttora in corso, mirano ad individuare le responsabilità in una vasta rete criminale estesa sul territorio nazionale: le attività investigative hanno infatti visto la collaborazione dei Comandi provinciali di Venezia, Padova, Brescia, Modena, Vicenza, Roma e Taranto. Alle indagini ha collaborato Siquria, l’organo tecnico che si occupa ufficialmente della certificazione dei vino Amarone della Valpolicella.
“L’attività investigativa del Corpo forestale dello Stato si inquadra in una più ampia opera di prevenzione e di tutela dei consumatori e degli operatori del settore vitivinicolo, che operano quotidianamente nel solco della legalità e del rispetto dalle regole”, ha dichiarato il Generale Daniele Zovi, Comandante Regionale del corpo. Il comando provinciale di Verona ha comunicato che dai primi accertamenti analitici già eseguiti sul vino sequestrato non sussiste alcun pericolo per la salute pubblica”.
“Quando si compra un Amarone bisogna scegliere marchi sicuri e a un prezzo adeguato”, commenta l’imprenditore Sandro Boscaini, presidente di Federvini e di Masi Agricola. “Plaudo ai controlli, ma in giro ci sono troppi personaggi disonesti che non dovrebbero più lavorare”.
Fonte: L’Arena