Amarone della Valpolicella DOP tenuta dell’export in forte difficoltà in casa.
È la stagione dell’Amarone, tra i vini di pregio italiani più conosciuti e apprezzati sui mercati internazionali, vero e proprio ambasciatore del Made in Italy non solo enologico. I numeri messi a punto da Wine Monitor di Nomisma e che saranno illustrati oggi nel corso di un incontro proprio sulle tematiche distributive, metteranno infatti in luce le grandi difficoltà vissute dalle piccole cantine (quelle con una produzione inferiore alle 400mila bottiglie) più esposte con il canale della ristorazione mentre danni più contenuti hanno subito le aziende di maggiori dimensioni più forte nella grande distribuzione organizzata.
I dati generali relativi a tutti i vini della Valpolicella mostrano la tenuta dell’export (-0,1%) mentre più in difficoltà (-9,6%) è risultato il mercato interno. La tenuta delle esportazioni è dovuta a una maggiore presenza all’estero della grande distribuzione rispetto ai ristoranti. L’Amarone ha visto addirittura crescere (+7%) le vendite all’estero, ma ha registrato anche un -13% sul mercato nazionale. Le altre principali tipologie della denominazione (600 milioni di euro di fatturato e 8.400 ettari di vigneti) non hanno riportato alcun dato positivo: il Ripasso ha perso il 6% all’estero e il 5% in Italia, mentre il Valpolicella ha visto le proprie vendite calare del 3% all’estero e dell’8% in Italia.
Fonte: Il Sole 24 Ore