L’Altra Toscana, cronache dalle anteprime che hanno messo in luce i territori della Toscana del vino meno noti, dal potenziale produttivo (e qualitativo) in crescita.
Oltre 350 etichette in degustazione per immortalare lo stato di salute di 18 Denominazioni del vigneto toscano spesso rimaste fuori dalle rotte più blasonate, ma assolutamente interessanti. Sono alcuni dei numeri che hanno segnato la terza edizione delle anteprime dell’Altra Toscana, l’iniziativa che ha messo sul banco una serie di assaggi che hanno dato evidenza di una situazione in fermento, con un livello qualitativo in crescita, a giudicare dagli ultimi assaggi.
Protagoniste le etichette Dop e Igp delle aziende afferenti a 14 Consorzi riuniti nell’associazione L’Altra Toscana, che hanno raccontato molto di sé e del loro indiscutibile potenziale: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Colline Lucchesi, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.
Consorzi che, con le rispettive Denominazioni, negli ultimi anni hanno interessato superfici produttive in aumento, con un processo costante di riqualificazione delle produzioni che si stanno ritagliando uno spazio nel panorama vitivinicolo toscano facendo leva sulla tradizione rurale dei singoli territori e sulle peculiarità dei vitigni utilizzati, e che pesano complessivamente per circa il 40% sull’imbottigliato regionale.
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Fonte: VinoNews24.it