Nel 2009 nasce il progetto Alti Formaggi grazie a tre Consorzi di tutela lombardi: Provolone Valpadana DOP , Taleggio DOP, Salva Cremasco DOP. È il primo esempio di sinergia tra Consorzi di Tutela in Italia. Un modo per fare sistema e divulgare meglio sapere e informazioni sui prodotti di qualità. Vittorio Emanuele Pisani è segretario di questa realtà unica, che si concretizza in uno spazio comune di informazione, valorizzazione e promozione, rivolto a consumatori e appassionati.
Alti formaggi si sostituisce a tutte le attività dei tre Consorzi che rappresenta o si occupa solo di alcuni aspetti?
“No, non si sostituisce affatto, segue la comunicazione e il rapporto diretto con il consumatore, non la tutela e la vigilanza. Alti Formaggi rappresenta tre realtà diverse e complementari una all’altra, non ci sono sovrapposizioni, perché sono tre tipologie diverse di formaggio e in ogni iniziativa che facciamo, abbiamo sempre un cuoco che lavora i tre formaggi in maniera diversa e dà spazio e visibilità a ogni singolo prodotto”.
Come Alti Formaggi avete valutato la potenzialità dell’e-commerce?
“Abbiamo provato qualcosa di simile, perché capiamo che è un nuovo orientamento da valutare con attenzione, ma ci sono molte difficoltà nella logistica. La nostra esperienza è più sulla raccolta di ordini che sulla spedizione, che resta sempre l’aspetto più complicato. Sul sito abbiamo testato anche una sezione e-shop per un anno, ma la cosa che ha funzionato di più è stata la raccolta degli ordini durante gli eventi che organizziamo nella nostra sede, però poi venivano ritirati direttamente, non spediti, che è la parte più complicata. Funzionava in modo simile al Gas (Gruppo di acquisto solidale). Delle azioni di vigilanza, con attività tese ad eliminare dal web offerte di prodotto non conforme, se ne occupano invece direttamente i tre Consorzi associati ad Alti Formaggi”.
Molte vostre iniziative sono rivolte ai giovani.
“Stiamo portando avanti diverse attività con le scuole, ci rivolgiamo a studenti dalle terza elementare fino alla seconda media con programmi studiati appositamente per le diverse fasce di età. Preferiamo riceverli nella nostra sede, dove abbiamo possibilità di far vivere un’esperienza più completa, ma se non possono venire mandiamo un professionista nelle classi”.
Prossime attività di comunicazione?
“Il nostro obiettivo per il 2018 è coinvolgere il pubblico che già ci segue per le attività che svolgiamo alla Casa di Alti Formaggi in iniziative itineranti a Cremona, Brescia, Bergamo e Mantova. Ci sono posti bellissimi poco conosciuti, che vorremmo valorizzare, abbiamo iniziato una serie di collaborazioni per interagire con luoghi particolari e valorizzare il turismo enogastronomico. Legare i prodotti alle bellezze del territorio è un nostro prossimo obiettivo nel quale crediamo molto. Il formaggio è un alimento straordinario nella sua complessità: è tradizione, è tipicità, è territorio”.
Esattamente cosa è la Casa di Alti Formaggi?
“E’ il luogo di ritrovo e di incontro per appassionati enogastronomici e amanti di prodotti della tradizione italiana quali i formaggi, che si trova a Treviglio, in provincia di Bergamo. La Casa di Alti Formaggi è nata dalla collaborazione e dall’impegno dei Consorzi associati. La complementarietà dei Consorzi, che condividono profondamente storia, cultura e territorio, ha portato alla creazione di questo spazio vivo ed unico nel suo genere, dove è possibile preservare valori, gusti e tradizioni della Lombardia”.
Fonte: Fondazione Qualivita