Ortofruttta, alla Fruit Logistica di Berlino faro sul calo di competitività delle produzioni di nazionali
Cresce in Italia l’importazione di frutta e verdura. In particolare aumenta quella di provenienza extraeuropea, e si porta dietro non pochi timori sulla sicurezza alimentare di quanto finisce nel piatto. Secondo una proiezione Coldiretti sui dati Istat, nel 2024 le importazioni di ortofrutta fresca e trasformata dai Paesi extra-Ue sono cresciute in valore del 12%, per un totale di 3,5 miliardi di euro.
L’ortofrutta italiana vale più di 17 miliardi di euro all’anno. È prima in Europa per l`export di kiwi, di uva da tavola e di conserve di pomodoro. È seconda per l’esportazione di mele e cocomeri, terza per le insalate, i cavolfiori e i broccoli. Eppure, nonostante tutti questi primati, è costretta ad aumentare l`acquisto di prodotti sui mercati internazionali.
L’Istat conferma: i dati delle importazioni sono tutti in crescita, con percentuali simili per tutto il comparto ortofrutticolo e un tasso medio di incremento dell’11,22%.
L’allarme arriva da Berlino, dove ieri si è aperta Fruit Logistica, la fiera internazionale che ogni anno ra- duna gli operatori dell`ortofrutta mondiale.
Cosa sta causando un aumento delle importazioni? In primo luogo le perdite di produzione nazionale dovute alle avversità climatiche e alle patologie che colpiscono le piante. Secondo la Coldiretti, negli ultimi quindici anni sono andati persi 200mila ettari di frutteti, con la superficie coltivata a frutta e agrumi che è scesa per la prima volta sotto la soglia dei 500 mila ettari.
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Fonte: Il Sole 24 ore