Terra di mare e di montagna la Liguria è patria di uno degli oli extravergini d’oliva più apprezzati in Italia. Frutto di un lavoro faticoso su terreni scoscesi, in cui i muretti a secco sostengono terrazze arrampicate e dove la raccolta avviene attraverso reti stese a fatica e cesti trasportati a mano, l’olio esprime il terroir che trasmette peculiarità sensoriali uniche. Protagonista è l’oliva taggiasca che. insieme ad altre cultivar come Pignola, Lavagnina e Razzola, dà origine al Riviera Ligure – Olio EVO DOP , con le sue menzioni Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese e Riviera di Levante. Ma seppur accumunate da eleganti sensazioni mandorlate, da una morbidezza al palato e da una note dolce in bocca, le tre zone di produzione differenziano molto tra loro. La prima dà origine a un olio caratterizzato da almeno il 90% di olive taggiasche: delicato, fruttato e con una lieve punta piccante. Il Riviera del Ponente Savonese è ottenuto con il 50% di taggiasche e ha sentori di mandorla e di mela, mentre il Riviera di Levante si ottiene con olive Lavagnina, Razzola, Pignola e cultivar autoctone per almeno il 65% e regala sentori vegetali di carciofo e rimandi alle erbe di campo.
La bellezza di questo olio, prodotto da circa 600 aziende tra olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori, sarà raccontata sabato e domenica durante «Oliveti aperti», evento pensato per far scoprire la tradizione dell’olivicoltura eroica ligure. Organizzata dal Consorzio di tutela, la manifestazione coinvolgerà 32 produttori che da Imperia a La Spezia apriranno le loro aziende al pubblico. I partecipanti potranno scegliere di passeggiare tra gli oliveti e visitare i frantoi, di effettuare percorsi a piedi o in bicicletta alla scoperta dei paesaggi olivicoli della riviera e dell’entroterra, ma anche di partecipare a degustazioni e corsi per conoscere le caratteristiche dell’olio dop in abbinamento ai prodotti tipici. Oltre a visite dedicate alle tradizioni e ai patrimoni culturali della Liguria, sarà possibile partecipare ad aperitivi e brunch tra gli uliveti o a laboratori dedicati all’arte dei muretti a secco (patrimonio Unesco). Il gusto leggero e delicato che caratterizza questo olio extravergine lo rende perfetto per condire piatti a base di verdure e di pesce tipici della gastronomia ligure e mediterranea. «Oliveti aperti» sarà infatti anche occasione per scoprire altri prodotti enogastronomici regaionali, come il Rossese di Dolceacqua e il Cinque Terre Sciacchetrà, le acciughe sotto sale del Mar Ligure Igp, il basilico genovese dop o la mitica Focaccia di Recco col formaggio IGP.
Fonte: La Stampa