I piani e i programmi della filiera: esportazioni a quota 50 miliardi di euro per una maggior internazionalizzazione. L’agroalimentare italiano punta sull’aiuto di Expo 2015 e sulla strategia d’internazionalizzazione del made in Italy per raddoppiare le esportazioni a 5o miliardi. Il padiglione del food “Cibus è Italia”, autofinanziato con 15 milioni, il prossimo 1° maggio aprirà i battenti, pronto per ospitare un migliaio di aziende mentre la prima tappa della strategia d’internazionalizzazione che passa dalle fiere è in agenda a Chicago in giugno con Fmi connect, evento al quale parteciperanno 150 aziende italiane pronte a incontrare le grandi catene retail.
A venti giorni dall’inaugurazione, il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, insieme al vice ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, ha fatto il punto sulle strategie nel corso dei sei mesi dell’esposizione universale milanese. Per il settore un’occasione unica per proporre le eccellenze del made in Italy.
«Il padiglione “Cibus è Italia” – ha detto Calenda – darà uno slancio all’export dell’agroalimentare, il migliore del mondo per qualità e varietà dei prodotti. Questa grande area espositiva, predisposta da Federalimentare, darà ai visitatori la giusta prospettiva dell’industria alimentare italiana, così come dell’unicità del territorio nazionale. “Cibus è Italia” ben si affianca alle iniziative del governo nel quadro del nuovo Piano straordinario Made in Italy».
Fonte: Il Sole 24 Ore