Semaforo rosso per Nutriscore. «Entro il prossimo mese di novembre la Commissione Ue presenterà la propria proposta di etichetta fronte pacco per i prodotti alimentari. E questa proposta non sarà il Nutriscore. Bruxelles sta valutando schemi valutativi alternativi».
L’indicazione fornita nei giorni scorsi dalla funzionaria della Dg Sante, Claire Bury ha spinto il ministro delle Politiche agricole italiano, Stefano Patuanelli a cantare vittoria. «Quando ho iniziato il mio mandato – ha detto Patuanelli a margine del Consiglio AgriFish a Lussemburgo – la partita sul Nutriscore sembrava una partita chiusa. Adesso le cose sono profondamente cambiate e la partita sembra ora chiusa sì, ma per il Nutriscore».
Le cose in realtà non stanno proprio così. Le parole lasciate filtrare dalla Commissione lasciano immaginare che lo scenario sia profondamente cambiato, tuttavia, lo stop decretato per il Nutriscore non significa che il futuro meccanismo non possa essere una etichetta «a semaforo». Insomma, sulla partita è stato aperto un importante spiraglio nuovo ma l’intera questione non è di certo chiusa.
«Il messaggio che si voleva trasmettere – hanno spiegato ieri i servizi della Commissione Ue – è che la nuova proposta non sarà schiacciata sul Nutriscore ma terrà conto di elementi nuovi come i pareri forniti dall’Efsa (l’autorità europea sulla sicurezza alimentare che ha sede a Parma ndr) secondo cui il sistema Nutriscore non assicura una corretta e soprattutto completa informazione ai consumatori».
Quindi, non sarà adottato a scatola chiusa (come poteva sembrare fino a non molto tempo fa) ma sarà adattato a rilievi e critiche emersi in questi mesi. Va ricordato che l’intero tema dell’etichettatura è stato oggetto nei mesi scorsi di una dura lettera del Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi alla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Lettera che auspicava un cambio di direzione UE.
Altro aspetto importante riguarda il momento in cui si dovranno compiere le scelte finali. La proposta della Commissione che verrà presentata a novembre, infatti, sarà il punto di partenza di un nuovo negoziato tra gli stati e nel quale occorrerà raggiungere una maggioranza qualificata.
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Fonte: Il Sole 24 Ore