Dazi, tra i produttori di alcol e formaggi grande preoccupazione per il ritorno delle tariffe alle frontiere cinesi e statunitensi.
A rischio circa 160 milioni di euro di esportazioni agroalimentari negli Usa solo tra formaggi e alcolici che assieme valgono poco meno di 600 milioni di vendite Oltreoceano. Senza dimenticare, sullo sfondo, l’indagine antidumping delle autorità cinesi con sempre nel mirino le stesse categorie di prodotto, formaggi e liquori, e che potrebbe chiudere alle imprese un altro importante mercato di sbocco per il food e beverage made in Italy.
C’è grande preoccupazione tra i produttori del settore agroalimentare italiano per le continue minacce di nuove guerre commerciali. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca infatti rischia di portare con sé, e presto, nuovi dazi ad valorem sulle spedizioni dall’Europa.
Già nel corso del suo primo mandato, Trump introdusse, in chiave ritorsiva e a valle della controversia Boeing Airbus, un “carosello di dazi” che colpirono food e beverage made in Ue. Misura che restò in vigore poco più di un anno perché poi fu sospesa dall’amministrazione Biden. Ma il conto fu salato lo stesso. A farne le spese furono allora formaggi, liquori e alcolici italiani insieme al vino francese (che registrò danni per circa 400 milioni di euro) e l’olio d’oliva spagnolo.
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Fonte: Il Sole 24 Ore